Non sono solito occuparmi di “avvenimenti di cronaca” su questo blog, ma mi ha colpito (oltre che la notizia della sua morte – che per vicende personali ancor più mi tocca…), leggere il testo di questa canzone scritta da Faletti…
Canzone che assolutamente non ricordavo (Sanremo 1995).
L’assurdo mestiere
Ci metterò la mani e un genio da inventore
Ci metterò un dolore che so io
Ci metterò l’asfalto e il sogno di un attore
Che appoggia il manoscritto sul leggio
E tirerò il cemento come un muratore sa non è possibile
E tesserò una tela che sarà una vela grande e irrestringibile
E tergerò la fronte con la mano aperta per il gran sudore
E accorderò strumenti con il tocco esperto che ha un suonatore
Mi metterò seduto lì a impagliare sedie per sedermi insieme
Mi stupirò di non averlo fatto mai e di averlo fatto bene
Perché c’è…
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