Antonietta Potente
SEMPLICEMENTE VIVERE cinque passi per un nuovo inizio
“Dovremmo aprire gli occhi sui dettagli della vita.
A volte a noi la normalità appare noiosa e
insignificante e ha bisogno di momenti di solennità.
Ma la vita è l’unico spazio che abbiamo
per poter accogliere, per poter amare”.
Antonietta Potente
Che cosa può aiutarci a dare più qualità alla nostra vita? Come possiamo ritrovare la sorgente della nostra semplicità? Antonietta Potente apre il nostro cuore alla ricerca, ci invita a scoprire le condizioni che sono necessarie per sentirsi a casa con se stessi e con gli altri. Il libro, che era stato pubblicato nel 2007 è stato interamente rivisto e ampliato. In questa nuova versione contiene un recentissimo, appassionato intervento della Potente su comedare un nuovo inizio alla propria vita attraverso cinque proposte concrete. A seguire altre tre riflessioni su ciò che sta alla base del ‘semplicemente vivere’: consapevolezza, fedeltà, essenzialità.
Un Ode alla vita “A Morte Devagar”
Omaggio a questa bellissima poesia erroneamente attribuita a Pablo Neruda, narrata da Nando Gazzolo con sottofondo musicale di Riccardo Cimino.
Bellissima ed intesa poesia di Martha Medeiros, perché di fronte a questa ode alla vita non ci si può non soffermare, non si può non riflettere, e prendere atto sul fatto che.. “essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.”. Di seguito pubblico il testo della poesia (“A Morte Devagar” è il suo titolo originale):
Lentamente muore
“Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia,chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle “i”piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuoredavanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l’incertezzaper inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita,di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutarechi passa i giorni a lamentarsidella propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosceo non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggioredel semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.”
Ode alla vita – Martha Medeiros
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
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