Siamo tutti diventati un poco più razzisti.
E’ bastato che qualcuno iniziasse a instillare il germe, e il seme, lentamente, si è fatto strada.
Non credo sia solo una mia impressione, lo si sente in giro, si sente questa puzza che sta coprendo il profumo di umanità, si insinua nei pertugi e scava in ognuno fino a trovare casa.
So che ci sono problemi così enormi che qualcuno deve provare a risolvere, ma non si può fare infondendo odio e sospetto verso un mondo, una cultura, un colore. E’ una scorciatoia, la peggiore credo!
Sono razzista perché non faccio nulla, per questo stamattina provo a fermarmi e a scrivere qualche parola, per provare a mettere in circolo aria nuova, altrimenti soffoco.
Mi faccio aiutare dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, dalle sue parole, perché sia lui a tracciare un solco nuovo, una nuova idea:
“Siamo sempre lo straniero di qualcun…
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