E’ due notti che la pioggia scende così da rendere l’aria mattutina più fresca.
Immagino i santi Domenico e Francesco come coloro che nove secoli fa hanno saputo rinfrescare l’aria, pulirla dal caldo soffocante, capaci di renderla più leggera.
Ho un’amica domenicana, Antonietta Potente, ed oggi chiedo a lei di regalarci parole che sappiano rinfrescarci il cuore e l’anima.
“Con Dio dovremmo imparare ad essere trasparenti, non per fare l’esame di coscienza, ma per poter sentire che lui ci tocca e noi lo tocchiamo.
Voi chiedete: ‘Ma come si fa, come possiamo fare?’
Facciamo molte cose belle, viviamo bene, ma forse quello che manca alle nostre culture più ricche anche di tradizioni sistematizzate, è che non rendiamo mai grazie, non ringraziamo mai. Perché non imparare a rendere grazie a questa vita che è fatta di tanti gesti, di tante persone in alcuni momenti, di poche persone in altri momenti, di spazi grandi, spazi piccoli, gioie e dolori, presenze e assenze?
Dovremo seguire l’etica del rendere grazie e non quella del fare sempre qualcosa di più. L’essenziale non è fare di più, è fare ciò che serve per vivere.
In alcuni paesi si ringrazia moltissimo con le parole o con i gesti, e queste sapienze aiutano noi, che siamo più abituati a pensare al futuro che a vivere il presente, a imparare di nuovo a ringraziare la vita con tutti i suoi dettagli faticosi, dolci, più o meno armonici.
Dire grazie: forse questa è l’unica preghiera che dovremmo praticare durante la nostra vita.”
Leggerezza va solo a braccetto con gratitudine.
Non dimentichiamocelo mai!
Fra Giorgio
Nella vita ordinaria noi raramente ci rendiamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo, e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce.
(Dietrich Bonhoeffer)
Ogni grazie ci aiuta a prendere coscienza di quanti doni riceviamo nella nostra vita.
ilbuongiorno.wordpress.com/2018/04/24/e-ricco-chi-impara-a-dire-grazie
“GRAZIE”
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GRAZIE
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