Ogni persona è un abisso, vengono le vertigini a guardarci dentro.
“In ogni dolore c’è più sapienza e verità che in tutta l’imperturbabilità dei saggi”, scrive Stefan Zweig nella mia agenda stamane.
Queste parole mi fanno tornare indietro nel tempo, quando vivevo in ospedale e trascorrevo la giornata tra gli ammalati.
Nel diario di quegli anni una storia mi aiutò. Eccola.
Un uomo trovò il bozzolo di una farfalla. Un giorno apparì una piccola apertura. Si sedette e guardò per diverse ore la farfalla mentre lottava per far passare il suo corpo attraverso quel piccolo buco. Poi sembrò che non facesse più alcun progresso. Appariva come se fosse uscita per il massimo che poteva e non potesse avanzare ulteriormente.
Così l’uomo decise di aiutare la farfalla. Prese un paio di forbici e divise in due la parte del bozzolo ancora chiusa. La farfalla ne emerse facilmente. Ma aveva un corpo gonfo e piccole ali avvizzite.
L’uomo continuò a guardare…
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