NON SI RISENTA LA GENTE PER BENE
SE NON MI ADATTO A PORTAR LE CATENE.(Il fannullone Fabrizio de Andrè)
Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999), soprannominato anche con l’appellativo “Faber”, datogli dall’amico d’infanzia Paolo Villaggio, è considerato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi.
“E l’amore ha l’amore come solo argomento”
https://youtu.be/tQqmiqN0EQQ
De Andrè
>>> www.amica.it/2019/01/10/anniversario-fabrizio-de-andre-donne
Faber: in un libro Fabrizio De André raccontato da colleghi e amici >>>
www.msn.com/it-it/video
#BuongiornoRomena con un verso di Fabrizio De Andrè
“E l’amore ha l’amore come solo argomento”
Raitre, per la serie ”Ritratti” di Giancarlo Governi, ”Fabrizio De Andre’ – Questa di Fabrizio e’ una storia vera”
Fabrizio De Andre’ era un personaggio speciale, una persona che, a distanza di anni dalla sua morte, fa sentire di aver lasciato un grande vuoto culturale. Soprattutto e’ venuto a mancare un punto di riferimento per i giovani che dalla canzone vogliono qualcosa di piu’ di un semplice momento di relax o di esaltazione ritmica.
E’ venuto a mancare colui che con modi colti ma allo stesso tempo popolari faceva arrivare al pubblico un messaggio di poesia alta e di contenuti precisi. La produzione di Fabrizio De Andre’ e’ vastissima: ha lasciato 16…
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Canzone di Marinella
Questa di Marinella è la storia vera
Che scivolò nel fiume a primavera
Ma il vento che la vide così bella
Dal fiume la portò sopra a una stella
Sola e senza il ricordo di un dolore
Vivevi senza il sogno d’un amore
Ma un re senza corona e senza scorta
Bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
Come l’amore rosso il suo mantello
Tu lo seguisti senza una ragione
Come un ragazzo segue un’aquilone
E c’era il sole e avevi gli occhi belli
Lui ti baciò le labbra ed i capelli
C’era la luna e avevi gli occhi stanchi
Lui pose le sue mani sui tuoi fianchi
Furono baci e furono sorrisi
Poi furono soltanto i fiordalisi
Che videro con gli occhi nelle stelle
Fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
Nel fiume chissà come scivolavi
E lui che non ti volle creder morta
Bussò cent’anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
Che sei volata in cielo su una stella
E come tutte le più belle cose
Vivesti solo un giorno, come le rose
E come tutte le più belle cose
Vivesti solo un giorno come le rose
Compositori: de Andre’ Fabrizio / Monti Elvio
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