Ti svegli oggi mattina combattendo lo stesso demone, che la notte prima ti ha quasi distrutta. Dimmi se questo non è coraggio.
Vieni, vieni chiunque tu sia, sognatore, devoto, vagabondo, poco importa. Vieni ...
Il cielo invitava a fare due passi ieri. Terso e limpido, piacevolmente tiepida l’aria, qualche chiazza di neve ancora sul prato, mi sono incamminato nell’ora più calda, camminando lentamente per sentire i miei passi scricchiolare sulla neve, lasciando impronte di vita accanto a quelle del gatto.
Più tardi ho inciampato su una chiazza di parole di Bobin, e me ne sono subito innamorato.
“Vorrei saper pregare, vorrei saper chiedere aiuto, vorrei saper ringraziare, vorrei saper attendere, vorrei saper amare, vorrei saper piangere, vorrei sapere quello che non si può imparare, io non lo so, io non so che sedermi e lasciar entrare Dio a fare il lavoro al mio posto, Dio o più spesso, non bisogna pretendere troppo, uno dei suoi intermediari, la pioggia, la neve, le risate dei bambini, Mozart.”
Ti ricordi: l’erba voglio non cresce…?
Iniziava così una filastrocca che i genitori, quando serviva, ci raccontavano spesso.
Il…
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