“Io mi occupo di ciò che è piccolo piccolo. Ciò che è minuscolo, infinitesimale. Alla domanda «che fai nella vita?»
Vieni, vieni chiunque tu sia, sognatore, devoto, vagabondo, poco importa. Vieni ...
Stamane Dio si è alzato di buon umore ed ha sparso nel cielo i suoi colori migliori, quello che stupiscono, che incantano.
Mentre i minuti passavano l’arancio chiaro si è fatto sempre più intenso, come una carezza sempre più calda e dolce.
La senti anche tu la primavera spingere, le prime primule, le viole leggere, le farfalle arcobaleno…ed il sole che si posa addosso e trova casa nella pelle?
“Io imparo a vedere” dice Rilke nella mia agenda.
E’ scuola preziosa, la più preziosa, quella degli occhi. Da come sai vedere cambia la vita, su cosa ti soffermi scegli di cosa nutrirti.
Il mio Bobin che l’altra sera ci ha fatto compagnia insieme a Cristicchi e alla Singer scrive nel suo “Autoritratto al radiatore”:
“Io mi occupo di ciò che è piccolo piccolo. Ciò che è minuscolo, infinitesimale. Alla domanda «che fai nella vita?», ecco quello che mi piacerebbe rispondere…
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