#Amo la Tua Parola
«E chi è il mio prossimo?».
Abbiamo sempre bisogno che gli altri ci dicano cosa fare, chi è da una parte o dall’altra, chi è il prossimo. Ma ascoltare quello che sentiamo dentro, non è possibile? Alla fine della parabola del buon samaritano, il Maestro indica che la vera risposta è farsi prossimo. La compassione, come l’empatia e la vicinanza, è uno dei sentimenti che in questa società indifferente si stanno perdendo sempre di più. Quando da bambino usciva sangue dal naso, il dottore cauterizzava il punto preciso e così il sangue si fermava. Ma si perdeva anche la sensibilità dell’organo olfattivo. Credo che questo tempo ci abbia “cauterizzato” il cuore e non siamo più capaci di sentire compassione. Qualcuno potrebbe obiettare che in realtà sente qualcosa; ma, credetemi, spesso quello che sentiamo è più pena o una forma di pietà, ma non compassione. La compassione è quel sentire dentro di te il dolore dell’altro al punto da dover agire all’unico scopo di alleviare quel dolore in chi ti sta di fronte. Oggi, nell’era del telefonino, c’è una gara a chi fotografa per primo quello “scatto” che immortala il dolore, la paura, la morte. Perché? Per avere in cambio un pollice alzato che ti dice “bravo”, e ti mette al posto giusto in questa società del “tutti uguali”, del tutti parte di un sistema anestetizzato che non sappiamo dove ci porterà. Più che tante parole, ci sarebbero solo veri silenzi da ascoltare. La compassione è questo: tornare più sensibili e umani grazie all’altro che risveglia ogni vera ‘passione’ che c’è in ciascuno di noi.
Canzone consigliata: Il mostro di S. Bersani
Domenica 14 Luglio 2019 (Lc 10, 25 – 37)
Paolo Costa
Un piccolo ritiro in cui fra Paolo ci accompagna a vivere romena e lasciarsi toccare nel profondo, sostenuto dalle riflessioni bibliche ed esperienziali di Roberta Ravanelli.Aperto a tutti soprattutto per chi vuol conoscere Romena e imparare semplicemente a “Tornare umani”.
Prossimi appuntamenti 2019
1-3 Marzo
12-14 Aprile
7-9 Giugno
18-20 Ottobre
8-10 Novembre
L’ha ribloggato su NON UN CROCIFISSO MA IL VUOTO, IL RISORTO, L’INFINITO. UNICA EREDITÀ: L’ORO NELLE FERITEe ha commentato:
“Tornare umani”
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Gianmaria Testa, DENTRO LA TASCA DI UN QUALUNQUE MATTINO
Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti porterei
nel fazzoletto di cotone e profumo
nel fazzoletto ti nasconderei
Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano, che non veda nessuno
e con la mano ti accarezzerei
Salirà il sole del mezzogiorno
passerà alto sopra di noi
fino alla tasca del pomeriggio
ti porto ancora
se ancora mi vuoi
Salirà il sole del mezzogiorno
e passerà alto, molto sopra di noi
fino alla tasca del pomeriggio
dall’altra tasca ti porto
se vuoi
Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti porterei
col fazzoletto di seta e profumo
col fazzoletto ti coprirei
Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano, che non veda nessuno
e con la mano ti accarezzerei
e con la mano, che non veda nessuno
con questa mano ti saluterei
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