Affidarsi allo Spirito significa riconoscere che in tutti i settori arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi; a noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo, seguirlo. Anche nel buio del nostro tempo, lo Spirito c’è e non si è mai perso d’animo: al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arriva là dove mai avremmo immaginato…
🙏🏻Carlo Maria Martini
DALLA MESSA DEL 6 OTTOBRE
Credo che ormai ci siamo resi tutti conto che si vive in un modo stupido, almeno il modo di campare è stupido.
Credo che ci siamo resi conto tutti che l’inferno ci si fa da soli. L’inferno dipende da come si campa, è fatto dalle relazioni umane. Se togliessimo la morte e la malattia, si potrebbe campare davvero meglio tutti, invece di perderci, di dividerci, di lottare.
Per me è importante, come dice il Papa, andare d’accordo che vincere; noi si vuol vincere e si litiga di continuo. Sembra che tutti noi si sia fatto tre giri della terra, senza godersi nulla, quando basterebbe farne uno e guardare meglio le cose e vederle.
Credo che dovremmo smettere di offendere le piccole cose; il Vangelo ci dirà “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto”. Credo che basterebbe vivere tutta la vita con una persona, per capire l’intera umanità. Capiresti come gira il mondo e noi invece si corre, si corre sempre di più; è nel nostro dna. Avete visto che il dna è fatto a forma di elicoide. Sembra sempre che debba riempire un vuoto, un vuoto che sai già che non riempirà mai. Allora mettiamo un po’ di musica e proviamo a calmarci. Facciamoci bastare questa mezz’ora insieme, facciamoci bastare questa bellezza di Pieve, facciamoci bastare questo uomo o questa donna che abbiamo, questi figli che abbiamo, iniziamo il godere dei dettagli del poco, di quello che ci s’ha davanti.
don Luigi Verdi